lunedì 9 gennaio 2017

19) Anatomia di un colore

Ogni giorno la osservava, immobile. Con lo scricchiolio di quella sedia come sottofondo, guardava il suo riflesso nella boccia di vetro e non si riconosceva. Ma lì dentro, c'era qualcosa che lo riportava indietro, lo riportava a tanto, forse troppo, tempo prima. C'era quella meravigliosa farfalla, color indaco, imbalsamata ma tremendamente lucente, in quel colore che le si indossava alla perfezione. Lo riportava a quando aveva avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto esattamente nel momento giusto. Quel giorno, quell'ormai lontano 13 giugno, il destino, il fato, o qualsiasi cosa fosse, lo aveva portato nell'orto botanico di Verrières. È proprio lì che si era innamorato: non di una donna, si era innamorato della bellezza, di quella piccola creatura alata che sprigionava tranquillità e morbidezza, che con quei movimenti soavi aveva rapito la sua attenzione, che con i suoi pigmenti aveva sprigionato tranquillità.


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